LOD – gradi di dettaglio nella progettazione Bim

Decidendo di procedere secondo una metodologia BIM, tutti gli attori coinvolti devono concentrarsi anche sulla qualità e trasferibilità dei dati. Nel coordinare la raccolta dei dati, diventa quindi fondamentale definire con chiarezza quali informazioni devono essere scambiate

Il termine LOD è per gli inglesi il ‘livello di definizione’ del modello architettonico BIM.
Per gli americani, LOD è il ‘livello di sviluppo’ di un elemento del modello BIM.

I LOD hanno infatti il compito di definire con precisione il livello di approfondimento delle informazioni di varia natura che sono contenute all’interno del modello. In questa ottica, in particolare, i Level Of Detail rappresentano un punto di riferimento definito che permette a tutti i soggetti coinvolti nel progetto di specificare e articolare la costruzione di un modello Bim con un elevato grado di chiarezza circa i suoi contenuti e la massima affidabilità delle informazioni ad esso relative lungo tutte le diverse fasi in cui si articola il processo di concepimento e realizzazione dell’opera.

Il livello di dettaglio di un modello BIM aumenta man mano che il progetto procede, spesso si basa in primo luogo sulle informazioni esistenti, per poi sviluppare da un semplice modello concettuale un modello di costruzione virtuale dettagliato, quindi un modello operativo. Diversi aspetti del modello si possono sviluppare a velocità diverse, possono provenire da diversi membri del team di progetto, e il loro sviluppo può passare dal committente, ai consulenti, al contraente e fornitori e, infine, di nuovo al committente.

È importante, pertanto, che il committente definisca il livello di dettaglio che è richiesto in ogni fase di sviluppo del progetto. Questo non solo assicura che il progetto si sta sviluppando in modo sufficientemente dettagliato, ma garantisce anche che solo le informazioni effettivamente necessarie vengano sviluppate. Esso fornisce inoltre un’indicazione della fiducia che può essere riposta sulle informazioni.

 


 

La normativa italiana che fa riferimento ai Level Of Detail è la UNI 11337-4:2017, che ha fra i suoi presupposti la possibilità di utilizzare una qualsiasi delle scale di Level Of Detail esistenti, senza esclusioni o priorità, in funzione delle specifiche esigenze dell’appalto e purché se ne definiscano a priori i riferimenti specifici, le logiche, gli obiettivi e la struttura ai fini della massima trasparenza per i soggetti interessati. La norma italiana prevede si possa utilizzare una qualsiasi delle scale di LOD esistenti, senza esclusioni o priorità, in funzione delle specifiche esigenze dell’appalto e purché se ne definiscano a priori i riferimenti specifici, le logiche, gli obiettivi e la struttura ai fini della massima trasparenza per i soggetti interessati. Nel caso può anche essere utilizzato il riferimento ai LOD italiani così come definiti nella norma stessa (per gli appalti pubblici, in particolare, la norma UNI introduce un possibile utilizzo dei LOD compatibile con il Codice Appalti all’Allegato I alla parte 4).

Il risultato conclusivo pubblicato nel 2017 del lavoro condiviso sul tavolo UNI (più di 50 stakeholder pubblici e privati) è così come segue sintetizzabile:

  • si è cercato di mantenere gli acronimi internazionali più consolidati LOD: “Livello di sviluppo degli Oggetti Digitali”; LOI: “Livello di sviluppo degli Oggetti – attributi Informativi”; per non perseguire con la confusione tra Development/Definition/Detail, rispetto agli attributi geometrici si è scelta la strada dei LOG: “Livello di sviluppo degli Oggetti – attributi Geometrici”;

  • si è scelta la strada statunitense del concetto di LOD come livello di “sviluppo”: attributi quali-quantitativi incrementali, come binomio di numerosità degli attributi ma anche solidità del dato;
  • si è definita una scala generale di LOD con successiva esemplificazione dei sistemi costruttivi più significativi.

 

Scala generale:

    • LOD A  oggetto simbolico;
      LOD A: le entità sono rappresentate graficamente attraverso un sistema geometrico simbolico o una raffigurazione di genere presa a riferimento senza vincolo di geometria. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono indicative;

    • LOD B  oggetto generico;

      LOD B: le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico generico o una geometria d’ingombro. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono approssimate;

      LOD C  oggetto definito;

      LOD C: Le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico definito. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono definite in via generica nel rispetto dei limiti della normativa vigente e delle norme tecniche di riferimento e riferibili a una pluralità di entità similari;

    • LOD D  oggetto dettagliato;
      LOD D: le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico dettagliato. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono specifiche di una pluralità definita di prodotti similari. È definita l’interfaccia con altri sistemi specifici di costruzione, compresi gli ingombri approssimati di manovra e manutenzione;

    •  LOD E  oggetto specifico;

      LOD E: le entità sono virtualizzate graficamente come uno specifico sistema geometrico specifico. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono specifiche di un singolo sistema produttivo legato al prodotto definito. È definito il livello di dettaglio relativo alla fabbricazione, l’assemblaggio e l’installazione compresi gli specifici ingombri di manovra e manutenzione;

    • LOD F  oggetto eseguito;

      LOD F: gli oggetti esprimono la virtualizzazione verificata sul luogo dello specifico sistema produttivo eseguito/costruito. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono quelle specifiche del singolo sistema produttivo del prodotto posato e installato. Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi lungo tutto il ciclo di vita dell’opera;

    • LOD G  oggetto aggiornato
      LOD G: gli oggetti esprimono la virtualizzazione aggiornata dello stato di fatto di una entità in un tempo definito. Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi lungo tutto il ciclo di vita dell’opera.

Figura 2 – Tabella di esemplificazione dei LOD UNI – A.Pavan (et. altri): BIM metodi e strumenti, 2017, Tecniche nuove

  • si è scelto di usare una scala di LOD definita secondo le prima lettere (maiuscole) dell’alfabeto: LOD A, B .. …G, per non creare confusione con quella statunitense, per centinaia,LOD 100, 200, ecc., o britannica, pernumeri interi LOD 1, 2, ecc. I LOD italiani prendono spunto da quelli USA ma integrano alcuni aspetti UK e risentono di altre prerogative tipicamente nazionali, non presenti nell’uno o nell’altro dei sistemi anglosassoni, ed invece ritenute importanti per il nostro mercato;
  • si sono definite le scale di LOD specifiche per:
    • la nuova costruzione ed il recupero,
    • il territorio e le infrastrutture,
    • i mezzi e le attrezzature (primi nel mondo);
    • il restauro ed i beni vincolati (primi nel mondo);
  • per i contratti pubblici si sono definiti dei LOD caratteristici che ne consentano l’uso secondo la normativa appalti vigente (Allegato I alla parte 4 della norma; soli tre livelli denominati: fattibilità tecnico-economica, definitivo, esecutivo);
  • si è in fine definita la possibilità di integrare gli attributi dei LOD di alcuni oggetti anche con nodi e viste 2D, se non necessaria o economicamente/tecnicamente non sostenibile la loro modellazione, e la modalità di integrazione dei LOD degli oggetti all’interno del complessivo processo informativo digitale:

          Figura 3 – Flusso di dati nel processo digitale attraverso i LOD degli oggetti

 

La definizione delle caratteristiche di ogni singolo Level Of Detail in relazione al tipo di elemento considerato è un tema affrontato da importanti riferimenti normativi, uno di origine statunitense e uno italiano. In ambito americano, l’American Institute of Architects (AIA) ha pubblicato un quadro Level Of Detail per il Protocollo AIA G202-2013 Building Information Modeling, laddove il termine LOD si riferisce al livello di sviluppo necessario in relazione ai contenuti degli elementi del modello; la scelta di utilizzare la definizione “livello di sviluppo” invece di “livello di dettaglio” è motivata dal fatto che un elemento, pur potendo apparire visivamente dettagliato, potrebbe in realtà essere generico. Secondo tale documento, il grado di sviluppo ottenibile attraverso la redazione di un modello di edificio definito attraverso un approccio di tipo Bim è suddiviso in cinque livelli:

  • LOD 100: l’elemento è rappresentato in maniera generica o con un simbolo ma non soddisfa i requisiti per il LOD 200; ulteriori informazioni sull’elemento del modello possono essere derivate da altri elementi;
  • LOD 200: l’elemento è rappresentato con quantità, dimensioni, forma, posizione e orientamento generici; all’elemento possono anche essere collegate informazioni non grafiche;
  • LOD 300/350: l’elemento è rappresentato con dimensioni, posizione e orientamento corretto/ l’elemento è rappresentato con dimensioni, posizione e orientamento corretto e si interfaccia correttamente con gli altri elementi del modello;
  • LOD 400: l’elemento è rappresentato con dimensioni, posizione e orientamento corretto, si interfaccia correttamente con gli altri elementi del modello, e riporta dettagli relativi a fabbricazione, assemblaggio e installazione;
  • LOD 500: l’elemento rispecchia fedelmente la realtà, ed è una rappresentazione verificata in cantiere in termini di dimensioni, forma, posizione, quantità e orientamento.
I LOD permettono a tutti i soggetti coinvolti nel progetto di specificare e articolare la costruzione di un modello Bim con un elevato grado di chiarezza e dettaglio